Ovidio Metamorfosi, il viaggio” è una nuova produzione teatrale, che ha debuttato lo scorso 10 Marzo 2018 realizzata da Meta in collaborazione con Ars creazione spettacolo, con Teatro e Società e Metamorphosis ed in partnership con il Comune di Sulmona. Lo spettacolo “Ovidio - Metamorfosi, il viaggio” è stato inserito nel programma culturaleistituzionale ufficiale di eventi/manifestazioni per la celebrazione del Bimillenario della morte di Ovidio 2017/2018 ed ha ricevuto, inoltre, ll patrocino dell’Università la Sapienza di Roma con il progetto “Theatron teatro antico alla Sapienza”. “…ci siamo trovati dinanzi a uno di quei non frequentissimi casi in cui lo spettacolo dal vivo regala esperienze intense ed emozionanti, mantenendo la capacità di coinvolgere tanti giovani che sembrano vieppiù disinteressarsi al mondo della cultura. Per tutto questo siamo grati a quanti con costanza, sacrificio e passione, ci consentono di vivere per qualche ora in uno spazio altro, nella dimensione dell’altrove strappata al peso dell’abitudine: quella dimensione è il luogo dove nascono i sogni ed è il regno del Teatro.”
mywhere.it - Stefano Maria Pantano - Roma, 22 Marzo 2018
Note di regia

METAMORFOSI, IL VIAGGIO” nasce da una rielaborazione di alcune parti della sconfinata opera Metamorphoseon di Publio Ovidio Nasone ritradotte e adattate per narrare la storia di un viaggio compiuto alle soglie del XX secolo da alcuni giovani in cerca di una trasformazione radicale della loro vita. Diverse le ragioni per cui hanno deciso di p a r t i r e , medesimo i l d e s i d e r i o d i cambiamento della loro esistenza. Presto i nostri protagonisti si ritroveranno imbarcati su un piroscafo destinato a portarli lontano in cerca di quel rinnovamento tanto desiderato.
Tra di loro si cela anche un viaggiatore solitario e misterioso, un poeta, un uomo che non ha scelto di partire ma che è costretto a farlo, un esiliato, o meglio un “relegato”, (forse un novello Ovidio?)
condannato ad abbandonare la propria terra e i propri affetti. I suoi versi, ispirati durante le notti trascorse sul ponte della nave in contemplazione del cielo stellato, hanno la capacità di farsi carico di tutta la sofferenza di coloro che in ogni epoca storica sono costretti a lasciare dolorosamente la propria terra natale fino a diventare anche la voce di tanti “esuli” moderni, costringendoci ad un’immedesimazione e ad una riflessione profonda sui drammi del nostro tempo.

Ma proprio durante queste notti i nostri viaggiatori, affascinati dalla bellezza della natura e trascinati dalla forza poetica del cantore misterioso, inizieranno a cercare conforto alle loro preoccupazioni proprio nella rievocazione e nel racconto di quelle storie di “metamorfosi” compiute da uomini e donne e cantante da Ovidio nell’opera che lo ha reso celebre.
Ecco allora alcune delle figure mitologiche più affascinanti come Narciso, Eco, Fetonte e Alcione tornare a rivivere sotto forma prima di aneddoto semplicemente raccontato e poi direttamente vissuto dai viaggiatori stessi. Tutti parleranno per mano di Ovidio narrando in prima persona la loro biografia intensa e vibrante e tracciando un legame inscindibile tra presente e passato.
Giunti al termine del viaggio, al momento dell'avvistamento della terraferma e ad un passo quindi dal raggiungimento della tanto agognata meta, i nostri protagonisti si renderanno conto di come il loro viaggio non sia in realtà giunto al termine ma sia semplicemente destinato ad una nuova trasformazione, ad un nuovo cambiamento e realizzeranno quanto più importante sia stato tutto quello che hanno vissuto fino a quel momento, comprendendo finalmente come:

...non c’è mai una vera fine al nostro viaggio poiché tutto si trasforma e nulla perisce e tutti noi non siamo altro che anime alate destinate ad una perpetua metamorfosi all’interno di questo
grande universo”.

Un’occasione per riscoprire un autore del passato, riconoscerne e riaffermarne la grandezza, puntando tutto sul valore immortale e sulla sconvolgente contemporaneità delle sue parole.