Il terremoto smuove. La terra trema ma poi si ricompone e si va sempre avanti. In scena una donna, figlia che ci canta il suo papà Vesuvio, il fuoco di lui, la smania di campare, di andare oltre il limiti. Mentre lei, intrappolata dai suoi di limiti, sta ferma e non si muove. Trema, vacilla, ma tiene e non crolla, non cambia, non vive.

Lo spettacolo prosegue il lavoro di ricerca della compagnia sul principio del bilico, del tenersi in equilibrio nella ripetitività delle azioni quotidiane. Terremoto Dentro coglie quel momento, racconta questo salto.
Una donna in equilibrio, sul punto di tuffarsi si ferma, non riesce, ha paura, è indecisa. Allora le torna in testa la storia del suo papà disabile, i cui limiti palesi sono stati invece motore di una vitalità sorprendente, imbarazzante a volte agli occhi della figlia, che vive quella disabilità più come sua che come di lui.
Un confronto non facile quello con il padre, a tratti paralizzante, a tratti molla per saltare più avanti.
In scena questo dialogo, e a raccontarlo è la figlia che ripercorre la memoria di lui, nel momento stesso in cui il suo corpo trema.

Lo spettacolo nei ricordi di lei è ambientato tra Pozzuoli, durante il terremoto degli anni 80, e Napoli, tra gli anni 50 e 90.

Lo spettacolo è realizzato all’interno del FUORI POSTO. FESTIVAL DI TEATRI AL LIMITE 2021, nona edizione, ideato, prodotto e organizzato dall’Associazione Culturale Fuori Contesto grazie al contributo della Regione Lazio e dell'Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese (Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi), in collaborazione con il Municipio Roma I Centro Storico e Hubstract - Made for Art.

 

“Terremoto dentro” è qualcosa che va oltre la semplice – si fa per dire – messinscena. Un vero dramma interiore che come una lancia colpisce chi uno di quei terremoti l’ha vissuto sulla propria pelle; non una scossa che procura morti e macerie, ma un tremito in grado di scuotere l’anima fino a stranirla.”

Alessio Neroni, Persinsala

 “Terremoto dentro: la miglior visione della vita, raccontata a teatro” - Simona Stamelluti, Sicilia 24ore