Horace McCoy scrive nel 1935 “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Nel 1969 il regista Sidney Pollack gira l’omonimo film che partecipa al Festival di Cannes fuori concorso e ottiene anche un Oscar per il miglior attore non protagonista.

Il testo di McCoy è forse il precursore inconsapevole dei reality dei nostri giorni; tuttavia questo spettacolo mostra un’umanità variegata, disperata, grottesca. Uno spettacolo emozionante, con toni drammatici e ironici che sottolinea il sacrificio in cambio del successo.

È la storia di una folle maratona di ballo dove i partecipanti, in cambio di vitto e alloggio, disperati e in cerca di successo ballano per giorni e notti senza interruzioni, diventando oggetto di scommesse da parte del pubblico. I concorrenti partecipano nella speranza sì di vincere un premio in denaro, ma soprattutto di farsi notare dai registi e produttori presenti in sala. Nella nostra epoca, caratterizzata dai reality, niente è più contemporaneo del racconto di vite messe in mostra per accrescere il gradimento del pubblico.

Protagonista di questa storia è Joe, un vero e proprio mattatore, organizzatore della maratona di ballo, mentre la coprotagonista Gloria è una delle concorrenti in gara. Entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici narrando una vicenda drammatica e conducendo il pubblico per mano, facendolo sorridere e divertire, innamorare e sognare.

Questa edizione teatrale è stata adattata da Giancarlo Fares che ne cura anche la regia, e vede quest’anno la partecipazione di Silvia Salemi nel ruolo di GLORIA e la partecipazione straordinaria di PIJI, anche autore ed esecutore delle canzoni originali create per lo spettacolo.
L’idea nasce dopo il successo ottenuto con “Le Bal - L’Italia balla dal 1940 al 2001”, nel quale il ballo e la musica si fanno drammaturgia.

La musica e le canzoni in stile swing, elettro-swing e jazz manouche, sono state composte appositamente per lo spettacolo da Piji, pluripremiato cantautore romano, presente da
tempo nella scena pop jazz italiana. I musicisti suoneranno dal vivo interagendo con le voci degli attori in scena.

Le coreografie sono di Manuel Micheli, già maestro coreografo di charleston e boogie-woogie nel programma televisivo della Rai “Ballando con le stelle”.
Un cast numeroso capitanato da un grande attore, coreografie spettacolari, cambi di costume, parole ironiche e leggere contribuiscono a fare di “Non si uccidono così anche i cavalli?” uno spettacolo coinvolgente, allegro ed emozionante che vuole sensibilizzare il pubblico sull’attualità del sacrificio in cambio del successo e coinvolgere ed emozionare sempre con il sorriso

Vincitore del Premio Camera di Commercio Riviere di Liguria al 52° Festival Teatrale di Borgio Verezzi
“Non si uccidono così anche i cavalli?” ha affrontato un tema di drammatica attualità come la superficialità e il cinismo dello show business, un mondo spesso illusorio e rivolto ai giovani: uno spettacolo complesso e multimediale, tra prosa, ballo e musica dal vivo, che non a caso ha avuto un’ottima risposta in termini di affluenza e di gradimento da parte del pubblico e una buona risonanza su media e social”