Una pièce scritta e interpretata dallo scrittore e filosofo francese Bernard-Henri Lévy in occasione di una tournée in 20 città europee da marzo a maggio 2019.
È il monologo interiore di un intellettuale che, relegato in una camera d’albergo a Sarajevo, ha a disposizione 90 minuti per scrivere un discorso sull’Europa.
Comincerà dalla mitologia greca? Dalla filosofia tedesca? Dal modo in cui l’Idea d’Europa ha, da mezzo secolo, fatto la guerra alla guerra, alla tirannia totalitaria, alla miseria?
Purtroppo, gli vengono in mente solo le immagini desolanti di un vecchio continente sommerso da un’ondata nazionalista, razzista, xenofoba e antisemita senza precedenti dagli anni Trenta.
Sta per gettare la spugna quando, al quinto atto, avviene un colpo di scena poetico in cui i cari fantasmi di Dante, Goethe e Václav Havel vengono a ricordargli che il peggio non è ancora certo e che resta ancora una via per uscire dal populismo.
Ode a quest’Europa sognata, tentativo di far risorgere lo spirito di Spinoza, dei romanzieri dell’Impero austro-ungarico, di Lech Walesa o di Picasso, Looking for Europe è una “performance” che, a qualche settimana dalle elezioni europee, invita alla resistenza e alla speranza.
I gilet gialli francesi... La grande alleanza dei demagoghi di destra e di sinistra in Italia... L’avvento, nell’Europa centrale, di dittature illiberali... Il testo di Looking for Europe sarà riscritto, fino all’ultimo minuto, in funzione dell’attualità di ciascuno dei Paesi dove risuonerà. E gli spettatori stessi potranno, prima della rappresentazione, postare le loro domande sul sito lookingforeurope.eu, e vedranno come Bernard-Henri Lévy, sul palcoscenico, integrerà questi interrogativi al suo “flusso di coscienza” e gli darà risposta.
La pièce sarà rappresentata in francese o in inglese, con sottotitolazione elettronica nella lingua del Paese ospitante. La durata è di un’ora e mezza.
Bernard-Henri Lévy è uno scrittore e filosofo, autore di una quarantina di libri fra i quali L’Empire et les cinq rois, La barbarie à visage humain (La barbarie dal volto umano), Qui a tué Daniel Pearl ? (Chi ha ucciso Daniel Pearl?).
Regista dei documentari Peshmerga, Le serment de Tobrouk e Bosna ! (Bosnia), impegnato in gioventù contro il totalitarismo e, oggi, contro l’alleanza criminale di Trump e Putin, ha scritto questa pièce anche come prima traccia delle sue Mémoires intérieurs.