“Tieni questo filo,  un capo lo terrò io tra le mani,  e tu, ad ogni passo, dipana la matassa, e così la strada sarà segnata e tu saprai sempre tornare indietro e ti salverai!”-


Un percorso che parte dal corpo, dalla sua memoria e arriva alla narrazione. Stimolare la creatività dei partecipanti,  perché parola e corpo, sollecitai da immaginazione e sensazioni, liberino insieme i propri potenziali espressivi. Un lavoro di ricerca teatrale, fino ad arrivare alla messa in scena.
Corpo e parola continuamente in relazione. Alla base di questo lavoro un testo che ha più di duemila anni: L’Odissea.


L'Odissea è il romanzo più antico di tutti i tempi e la storia di tutte le storie e ancora oggi ci parla, ci commuove e ci rivela segreti della nostra natura umana. Il viaggio di Ulisse, che si perde in un mondo extra umano,  è in realtà il viaggio per ritrovare la propria umanità, dopo dieci anni di guerra. E’ il viaggio delle prove e degli errori, della nostalgia e della fedeltà, è il viaggio della destrutturazione e della fragilità, della rinascita e del ritorno.


Ha senso tornare tra gli uomini solo se c’è qualcuno che ci aspetta.
Ulisse quando ha smarrito il senso e il bisogno di tornare tra gli uomini, viene inviato nell’Ade, e qui chiede se c’è ancora chi lo attende.
Ha bisogno di sapere che il filo non si è spezzato, e dall’altra parte del filo c’è la moglie Penelope, c’è il figlio Telemaco.
Sono le relazioni a darci la forza di resistere ed esistere.
Solo le relazioni che ci danno la prospettiva, la possibilità, la necessità.
E questo filo è un sentimento, un sentimento che lega: la nostalgia.
Nostos–aghia: ritorno e dolore, il dolore del ritorno, un dolore che mi tiene ancorato al terra del mio ritorno.


Ecco, il filo che Penelope, in qualche modo, mette nelle mani di Ulisse. Il filo della nostalgia: ”Non mi dimenticare Odisseo, non ti dimenticare Odisseo, chi sei, chi ami, anche se fa male questo ricordare, questo non riuscire a tornare, tu non dimenticare, nostos aghia! Resisti, tu resisti con il cuore, con la forza del cuore”.
Il Mito ci parla della nostra umanità, della nostra vulnerabilità e della nostra forza, di come, sospesi tra cielo e terra, gli uomini da sempre cerchino il senso da dare al viaggio chiamato Vita.


Il corso intensivo e avanzato proposto, parte da questo testo come stimolo di un lavoro teatrale basato sulla riscrittura, a partire da alcune delle avventure di Ulisse, per arrivare anche a narrare di sé, delle proprie esperienze di vita, dei viaggio della vita e quello interiore, per ragionare sul significato profondo di umanità e riportarla in scena nella sua essenza.


Il lavoro sulla parola. In teatro, la parola, prende vita e corpo attraverso le emozioni, l’immaginazione e l’azione dell’attore.
Ogni parola ha un peso, una necessità e un mondo sotterraneo che va scoperto e attraversato prima della messa in voce e in azione.
Il lavoro sul corpo. Sulla scena, agito con consapevolezza, dall’immobilità al movimento, il corpo racconta, ci narra la sua storia, ha una memoria propria e collettiva. Questa memoria sarà al centro di questo lavoro, sarà drammaturgia  dello spettacolo, partitura fisica.


Perché un laboratorio avanzato su “L’Odissea”
L’incontro artistico in scena ci ha portato anche a condividere percorsi di ricerca formazione e pedagogia teatrale e l’Odissea con il suo invito a riconoscere la mutevolezza dell’esistenza ci affascinano da anni e ci stimolano a incrociare i nostri percorsi per lasciarci cambiare e arricchire reciprocamente, riteniamo inoltre che per persone che hanno già fatto un percorso teatrale strutturato, è importante confrontarsi con almeno due punti di vista e due approcci teatrali diversi ma strettamente complementari, perché il teatro si nutre di dialettica, conflitto e necessità di continuo spostamento del punto di vista.percorso che parte dal corpo, dalla sua memoria e arriva alla narrazione. Stimolare la creatività dei partecipanti,  perché parola e corpo, sollecitati da immaginazione e sensazioni, liberino insieme i propri potenziali espressivi. Un lavoro di ricerca teatrale che arrivi fino alla messa in scena.


Il workshop è diretto da Emilia Martinelli e Tiziana Scrocca, entrambe registe, autrici e attrici, che lavorano insieme e collaborano da circa 12 anni.
Insieme le due registe, in una complementarietà artistica legata ad un lavoro decennale di incontro e scambio, andranno a ricercare il corpo delle parole e le parole del corpo, il gesto che genera l’immagine e l’immagine che genera il gesto.


Le lezioni si terranno in presenza.
I nostri spazi sono igienizzati e le regole del protocollo di sicurezza per il Covid vengono seguite in modo rigoroso.


AUDIZIONI
L’accesso al corso avverrà tramite selezione. La selezione avverrà presso il Brancaccino in via Mecenate, il 4 NOVEMBRE 2021 dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
I risultati delle audizioni saranno comunicati l’8 novembre 2021.


Per iscriversi alle audizioni inviare una breve descrizione delle esperienze teatrali a STAP BRANCACCIO>>

Le audizioni sono gratuite.



CALENDARIO DELLE LEZIONI IN PRESENZA




  • sabato 11 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00

  • giovedì 13 gennaio dalle 20.30 alle 23.00

  • sabato 22 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00

  • giovedì 3 febbraio dalle ore 20.30 alle 23.00

  • sabato 19 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00

  • sabato 12 marzo dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00

  • giovedì 24 marzo dalle 20.30 alle 23.00

  • giovedì 7 aprile dalle 20.30 alle 23.00

  • sabato 23 aprile dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00

  • giovedì 5 maggio dalle 20.30 alle 23.00

  • sabato 21 maggio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00

  • giovedì 9 giugno dalle 20.30 alle 23.00

  • giovedì 16 giugno dalle 20.30 alle 23.00

  • giovedì 23 giugno dalle 20.30 alle 23.00

  • giovedì 30 giugno dalle 20.30 alle 23.00


Le lezioni serali si terranno presso il Brancaccino. Le lezioni del sabato si terranno alternativamente presso il Brancaccino, lo Spazio Impero o lo Spazio Diamante.
A luglio è prevista una residenza presso il teatro Sala Umberto che comprenderà due giorni (sabato e domenica).


Spettacolo:
Lo spettacolo si terrà presso il teatro Sala Umberto entro il 13 luglio 2022.


Costi:
Iscrizione: € 50,00
Mensile: € 100,00
Mese di luglio: € 200,00


INFO E PRENOTAZIONI
tel 06.87671757
cell. 340.6716474
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