VOLEVO NASCERE SCEMA…PER NON ANDARE IN GUERRA!

BARBARA FORIA

Regia di CLAUDIO INSEGNO

di Fabrizio Testini, Alessandro Clemente, Stefano Vigilante, Barbara Foria
scene Alessandro Chiti
foto Lucia Iuorio
grafica Carolina Ielardi

OTI – Officine del Teatro Italiano

Volevo nascere scema perché intelligenza fa rima con sofferenza. Pensateci: anni e anni a cercare di capire l’altro sesso per imparare cosa? che gli uomini adorano l’ironia e l’intelligenza, basta solo che queste doti si trovino nel corpo di una fotomodella. Che i maschi ti vorrebbero bona, spiritosa, sportiva, emancipata, magra e automunita. E in cambio offrono precarietà sentimentale, instabilità emotiva, calvizie incipiente e ipertrofia prostatica. Che quando si litiga la colpa non è mai di uno solo: di solito è anche di sua madre.

A metà del suo cammino, persa nella selva oscura dell’esistenza, Barbara Foria è una donna “in guerriera”, che affronta le battaglie quotidiane con ironia e combatte con irriverenza il politicamente corretto: senza filtri, senza figli, senza marito, senza suocera, senza gatto ne’ cane, e come unica certezza di vita, una persistente cervicale.

Ma allora, come può una donna del XXI secolo vivere i propri rapporti interpersonali senza ansie da prestazione, senza paura del futuro e, soprattutto senza ritocchi di instagram?

Attraverso monologhi e personaggi, Barbara porta in scena i surreali controsensi del nostro vivere quotidiano per dimostrare che in fondo essere intelligenti ha i suoi svantaggi.

Raggiungere la felicità è semplice: basta rinascere scemi o fingere di esserlo…per non andare “in guerra!".