⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Senza parole eppure così espressiva, struggente e allo stesso tempo piena di gioia, questa è una

magistrale commedia. The Guardian


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Lo spettacolo è finito, il teatro era pieno, “Teatro Delusio“ ha entusiasmato il pubblico. (…) Familie Flöz

racconta storie con un umorismo, con un fascino e con un’energia che sembrano ammaliare il
pubblico. Süddeutsche Zeitung


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Sentiamo come il pubblico esulta ed applaude. (…) Galoppiamo con la fantasia. (…) L’idea di base di

“Teatro Delusio” è tanto semplice quanto geniale. Berliner Zeitung


 

TEATRO DELUSIO gioca con le innumerevoli sfaccettature del mondo teatrale: in scena e dietro le quinte, fra illusioni e disillusioni nasce uno spazio magico carico di toccante umanità. Mentre la scena diventa backstage ed il backstage è messo in scena, mentre sul palco appena riconoscibile si rappresentano diversi generi teatrali, dal mondo opulento dell’opera a selvaggi duelli di spada, da
intrighi lucidamente freddi a scene d’amore passionali, i tecnici di scena Bob, Bernd e Ivan tirano a campare dietro le quinte. Tre aiutanti instancabili, divisi dal luccicante mondo del palcoscenico solo da un misero sipario eppur lontani da esso anni luce, che lottano per realizzare i propri sogni: Bernd, sensibile e cagionevole, cerca la felicità nella letteratura ma la trova improvvisamente personificata nella ballerina tardiva; il desiderio di riconoscimento di Bob lo porterà al trionfo e alla distruzione, mentre Ivan, il capo del backstage che non vuole perdere il controllo sul teatro, finirà per perdere tutto il resto... Le loro vite all’ombra della ribalta si intrecciano nei modi più strani al mondo scintillante dell’apparenza. E all’improvviso loro stessi si ritrovano ad essere i protagonisti di quel palcoscenico che in fondo equivale al loro mondo.

TEATRO DELUSIO è teatro nel teatro. L’inquietante vivezza delle maschere, le fulminee trasformazioni ed una poesia tipicamente Flöz trascinano il pubblico in un mondo a sé stante, un mondo carico di misteriosa comicità. Con l’aiuto di costumi raffinati e di suoni e luci ben concepiti, i tre attori mettono in scena 29 personaggi e danno vita ad un teatro completo.

 

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Un lavoro interamente senza parole ma straordinariamente eloquente, grazie alle grandi maschere grottesche che hanno reso celebre la compagnia tedesca nel mondo, e a un uso del corpo così maturo, da riuscire a imprimere alla rigidità delle maschere una varietà di espressioni e stati d’animo impensabile.

La Repubblica


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
E gli scoppi di risa fra il pubblico, le urla isteriche o i profondi sospiri di complicità erano risultati inaspettati che esplodevano in sala, spesso senza alcun preavviso.

Le Monde


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Non smette di stupire il fatto che delle maschere riescano a trasmettere una tale miriade di emozioni umane. (…) Eccellente!

The Scotsman


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Un lavoro di grande carica poetica che rimane nella memoria.

El Mundo


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Alla fine si potrebbe giurare che gli attori abbiano parlato, riso e pianto. Un emozionante esperimento teatrale. (...) Uno dei più straordinari progetti teatrali dei nostri tempi.

Süddeutsche Zeitung


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Familie chi? Si tratta di un collettivo di artisti berlinese il cui teatro di maschera fa furore e riempie i teatri in tutto il mondo.

Die Welt


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Il pubblico ride a crepapelle, batte i piedi e alla ne si alza dalle sedie, come a ringraziare per un regalo. Il teatro può essere meraviglioso.

Berliner Zeitung